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| Titolo | Quantità | Prezzo | |
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| La Cultura Italiana del '900 Attraverso Le Riviste Vol. V. "L'Unità " "La Voce politica" (1915) | 1 | € 35.00 |
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| Totale: | € 35.00 |
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Il Palazzo dell'Industria
Borsi, Franco - Morolli, Gabriele - Fonti, Daniela
Descrizione Volume rilegato in similpelle editoriale nera con sovraccoperta, custodia protettiva in cartoncino muto, 303 pagine riccamente illustrate in nero e a colori lungo l'intero testo. Presentazione di Adolfo Battaglia. Copia eccellente, poco o nulla frequentata -- Il Palazzo dell'industria, opera di Marcello Piacentini e Giuseppe Vaccaro, emblematico esempio dell'architettura fra le due guerre, è un edificio che, per la sua destinazione (nasce come sede del Ministero delle Corporazioni) e per le vicende che ne accompagnarono la lunga, laboriosa progettazione e la realizzazione, fu il simbolo delle ambiguità e delle contraddizioni che segnarono la marcia compiuta dal fascismo alla conquista delle Istituzioni. Punto di incontro fra modernità e classicità, questo Palazzo costituisce, come nota nella sua introduzione Franco Sorsi, «quasi l'immagine fisica del tentativo di composizione ideale tra liberalismo e socialismo che le Corporazioni dovevano rappresentare», Per il suo alto valore simbolico spettò al Palazzo, oggi sede del Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, il compito di rappresentare al meglio quel programma di integrazione fra architettura e arti applicate particolarmente caro a Giuseppe Bottai, Ministro delle Corporazioni e sottile stratega della cultura. Artisti di primo piano del Novecento italiano, quali Sironi, Ferrazzi, Romanelli, Ponti, vennero chiamati a sottolineare i dati salienti dell'imponente architettura con interventi che ancora oggi si possono interpretare come esempi fra i più significativi di quella volontà comune a molti di restituire alla decorazione un alto significato etico (e politico), sfuggendo alla trappola della servile adulazione del Potere. Il volume, che esce oggi in una nuova edizione ampliata e arricchita, si pone, per l'insieme dei testi accurati e per il prezioso corredo illustrativo (quasi un «ricco catalogo»), come un esauriente spaccato della realtà culturale italiana dei primi anni Trenta, ovvero di un momento caratterizzato (nel bene come nel male) da un intenso e partecipato dibattito sul ruolo dell'Architettura e dell'Arte. «Ma il migliore omaggio al Palazzo», nota Adolfo Battaglia nella presentazione, «credo sia la collezione di tutte le opere disperse o dimenticate nelle stanze, nei corridoi o peggio nelle cantine: collezione che per la sua unitarietà costituisce un contributo davvero non poco rilevante alla conoscenza di un periodo artistico dai precisi contorni: essa viene restituita al Palazzo e al pubblico». È una raccolta di arte italiana del secondo-terzo decennio del Novecento (in cui figurano i nomi di protagonisti come Depero, Pirandello, Francalancia, Trombadori), imprevedibilmente dotata di una sua unità e coerenza nel declinare, con accenti diversi, í tanti «realismi del tempo».
Categoria: Architettura Urbanistica
Parole chiave:
Edito da: Editalia (Roma) anno 1990
Condizione:
Dimensione: 32
ISBN: 9788870602258
Prezzo: € 25.00

